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Acquafondata : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diFrosinone.

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Comune di Acquafondata

Acquafondata : informazioni turistiche

Situato al centro di una vallata e circondato dai monti della Meta, il centro abitato è posto a 926 m.s.l.m, su di un poggio dominato dal Monte Monna Casale, alto 1395 m.sl.m., nell'area meridionale delle Mainarde. Lo stupendo vivaio forestale di Acquafondata è uno dei più grandiosi dell'intera regione Lazio.Caratteristiche predominanti di questi luoghi sono le sue bellezze naturali montano-faunistiche con l'incontrastata padronanza del nibbio negli abissali valloni. Nei pressi della frazione di Casalcassinese si trovano le sorgenti del torrente Rava, che scorre verso sud-est, in direzione di Pozzilli nel Molise, prima di confluire nel fiume San Bartolomeo. Piccola comunità di montagna, sorta in epoca medievale. La suggestiva cornice montuosa che circonda l’abitato raggiunge la massima altezza con la cima di Monna Casale, che, con le sue pendici boscose, sfiora i 1.400 metri e si stempera in un morbido paesaggio di colline e avvallamenti occupati in parte da coltivazioni. La zona, non intaccata dall’azione devastatrice dell’uomo e sconosciuta al turismo di massa, è caratterizzata inoltre dalle numerose manifestazioni del carsismo.
Acquafondata è un piccolo borgo di circa 300 abitanti. Si trova nella parte orientale della provincia di Frosinone, proprio al confine regionale con il Molise. Il toponimo Acquafondata deriva dall'espressione Aqua fundata che indica "acqua che precipita verso il basso". Le prime notizie di stanziamenti abitativi nel luogo risalgono attorno al 1019 quando si costruì un castello ad opera dei Conti di Venafro i quali , come riporta una pergamena del 1032, in seguito lo donarono all' Abbazia di Monteccassino.
Nel corso delle lunghe guerre tra Angioini ed Angioini Durazzo e tra Angioini e Aragonesi con famosi capitani di ventura come Braccio da Montone e condottieri come Muzio Attendolo Sforza ed i reparti armati di Giovanna II d'Angiò per il possesso del Regno di Napoli, Acquafondata e Viticuso con alterne vicende rappresentarono i capisaldi delle lotte. Segue un periodo di relativa tranquillità, nonostante un nuovo sisma, la peste del 1657 e successivamente il colera in cui la comunità di Acquafondata, come "Terra di San Benedetto" riesce a prosperare e rifiorire. Nel 1806, per volere di Gioacchino Murat, passò a far parte della Terra di Lavoro nome Aqua fundata compare per la prima volta nei documenti cassinesi.
Nei periodi della Rivoluzione francese e Napoleonico subì vari saccheggi e devastazioni. Nel 1806 passò a far parte della Terra di Lavoro (CE) per volere di Gioacchino Murat. Acquafondata a quell'epoca era un tutt'uno con Viticuso e Casalcassinese. Dopo l’Unità d’Italia, il suo territorio fu luogo di eventi legati al Brigantaggio. Per la sua collocazione geografica al confine tra il Lazio e il Molise, durante la Seconda Guerra Mondiale si ritrovò lungo la Linea Gustav. Il suo territorio divenne teatro di violenti combattimenti fra gli eserciti tedeschi e Alleati, e nel 1944 il paese venne quasi distrutto.
A ricordo delle azioni militari, reduci francesi e - polacchi, rispettivamente, hanno innalzato monumenti alla memoria dei loro caduti. La liberazione di Acquafondata avvenne il 12 gennaio del 1944 ad opera delle truppe francesi che sfondarono dal lato di Venafro (Isernia). Durante il secondo conflitto mondiale fu direttamente coinvolta nelle operazioni belliche in quanto collocata sulla linea del fronte (linea Gustav) e riportò numerose vittime fra la popolazione e ingenti danni materiali.
MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE
Chiesa di S. Giovanni Battista: la struttura della Chiesa, risalente al XI secolo, si presenta con pianta a croce latina con una navata principale e due laterali. Quest'ultime sorrette da ampi archi quasi a formare delle cappelle comunicanti tra loro. Nell'area absidale, chiusa da una balaustra, campeggia un altare marmoreo dalle linee semplici e pulite. Nella navata laterale sinistra spicca il grande crocifisso di legno, opera scultorea di grande pregio. Il portale di legno si inserisce direttamente nella torre dell'orologio che scandisce il suono delle campane ogni quarto d'ora. L'imponente campanile domina il paese ed è il manufatto più alto del borgo. La Chiesa è stata restaurata più volte nel corso dei secoli.
Altri luoghi da visitare sono: Chiesa di San Rocco (sec. XVII),chiesa della Madonna del Carmelo, ex Chiesa di S. Maria, chiesa di S. Antonio di Padova a Casalcassinese, resti dei castelli di Acquafondata e Casalcassinese (sec. XIV), Vivaio Forestale, lavatoio di Acquafondata (inizio '900) , monumento ai caduti II guerra mondiale e Monumento ai soldati polacchi, le edicole votive.

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