Comune di Alatri

Alatri : informazioni turistiche

Cittadina antichissima di impronta medievale, sta su un colle d'ulivi, propaggine calcarea dei monti Ernici. Ciclopiche mura poligonali attorno all'acropoli testimoniano l'importanza del suo passato: la Aletrium degli ernici fu municipium romano e fiorente città in epoca imperiale. Devastata da Totila durante le guerre gotiche, decadde e risorse nel XII secolo come Civitanova. Grazie alle inespugnabili difese resistette agli imperatori svevi e ad altri tentativi di assoggettamento. La cinta muraria, databile tra il IV e il II secolo a.C. ma in gran parte rifatta a due riprese nel medioevo e rafforzata con l'aggiunta di torri, ha mantenuto il suo circuito pressocchè inalterato nel tempo, con cinque porte principali e numerose posterule; il tratto meglio conservato è visibile dalla orientale circonvallazione Fosse Ardeatine. Fu antica città ernica, prospera già nel VI-V secolo a.C.; sottomessasi a Roma nel 449 a.C., le rimase fedele sia durante la ribellione ernica (306 a.C.) sia nel corso della guerra sociale. Nel VI secolo d.C. divenne sede vescovile e nel 1173 si proclamò libero comune; nel 1186 e nel 1243, per essersi schierata dalla parte del Papato, subì gli assedi rispettivamente di Enrico VI e di Federico II di Svevia. Persa l’autonomia nel Cinquecento, fece parte dello Stato Pontificio fino all’unità d’Italia.
Il toponimo, citato come ALETRIUM o ALATRIUM nelle fonti classiche, ha un’etimologia sconosciuta. Conserva un ricco patrimonio storico-architettonico, nell’ambito del quale spiccano: l’acropoli del IV secolo a.C., circondata da imponenti mura megalitiche munite di cinque porte, la più famosa delle quali è la porta dei Falli, così detta per i tre membri virili, simbolo di fertilità, che la caratterizzano; la duecentesca chiesa di Santa Maria Maggiore, costruita in stile gotico su un preesistente tempio di Venere, con un ampio portale e un rosone forse unico per il suo disegno geometrico –l’interno, inoltre, è impreziosito dal trittico del Salvatore di Antonio da Alatri (1400) e da un gruppo ligneo dedicato alla Madonna di Costantinopoli (XII secolo)–; la chiesa romanica di San Silvestro; le duecentesche chiese di Santo Stefano e di San Francesco; il protocenobio di San Sebastiano (VI secolo); il medievale palazzo Gottifredo.

Da visitare è l'Acropoli, che occupa la sommità del colle, è chiusa da mura poligonali romane erette nel II secolo a.C. su una preesistente fortificazione. Nel medioevo fu frequente luogo di rifugio per la popolazione e venne trasformata in una rocca imprendibile. Abbandonata, fu oggetto nel primo '800 di un intervento di restauro e tentativo di ristrutturazione, con l'apertura anche della via Gregoriana che corre attorno alla cerchia muraria.
Al centro di una vasta piazza alberata si innalza il Duomo, già esistente nel X secolo, consacrato nel 1091 ma ristrutturato tra il '400 e il '500. Preceduto da una ampia scalinata, ha un'imponente e maestosa facciata settecentesca corsa da lesene; a sinistra sorge un tozzo campanile con cupolino schiacciato. Nel lato meridionale delle mura si apre la porta dell'Aeropago o Maggiore, il cui architrave è formato da un monolito di oltre 5 metri di lunghezza.
Il più importante degli edifici medievali della cittadina è Palazzo Gottifredo e risale al secolo XIII ed è una tipica casa-torre,con corpo centrale a due piani aperti da bifore gotiche. Nelle sale al piano terreno è allestito il Museo civico, con una sezione archeologica ed etno-antropologica, una pinacoteca con opere della Biennale di Pittura e la biblioteca. Al primo piano si trova una ricostruzione in scala del Tempietto etrusco italico i cui resti vennero scoperti alla fine dell'800 non distante dal paese: i resti più significativi della struttura e un suo modello in grandezza naturale si trovano oggi nelle sale del Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma.