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Castelliri : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diFrosinone.

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Comune di Castelliri

Castelliri : informazioni turistiche

Castelliri anticamente conosciuta come Castelluccio è posizionata su uno sperone roccioso sulla direttrice stradale che da Frosinone conduce a Sora. Centro collinare di origine molto antica, la cui popolazione trae sostentamento dalle attività rurali e da alcune piccole e medie imprese industriali. Il territorio di Castelliri, bagnato dal fiume Liri, si estende ai piedi dei monti Ernici. La sua è la storia di una piccola roccaforte, nata su rialzo naturale che per la particolare conformazione scoscesa, conferiva al paese, con poche murature difensive merlate, caratteristiche di cittadella fortificata, quasi un avamposto di guardia al ducato di Sora. Per l'amenità dei luoghi, si riscontra la presenza dell'uomo sin dagli albori della civiltà. Nicolucci ha rinvenuto oggetti risalenti all'epoca della pietra e una necropoli dell'età del ferro. Il Pierleoni sostiene che quest'ultima scoperta prova che nel territorio sorse un pagus che sopravvisse anche alla età romana. Popolata fin dal paleolitico, come attestano numerosi ritrovamenti archeologici, fu sede di un insediamento volsco, che al termine delle guerre sannitiche divenne colonia romana, abitata con molta probabilità da membri dell’illustre GENS POMPEIANA. Presumibilmente distrutta durante le invasioni barbariche, nello stesso luogo, fu ricostruito nel medioevo un modesto Castello, che ci è stato tramandato dalle fonti con il nome di Castelluccio. Ricompreso nel ducato di Sora, è appartenuto ai signori legati ai D'Angiò e poi ad altri seguaci degli Aragonesi. Nel 1580 passò ai Boncompagni e poi al Regno di Napoli. Nel Medioevo seguì le sorti del ducato di Sora, che per lungo tempo fu feudo della famiglia Cantelmo. Nel 1460 le truppe pontificie la cinsero d’assedio e la sottrassero a Giampaolo Cantelmo; venne quindi amministrata direttamente dalla Santa Sede e successivamente passò ai Della Rovere e ai Boncompagni, nuovi duchi di Sora (1580). Appartenne a questa illustre famiglia fino al 1796, quando entrò a far parte del regno borbonico; l’anno successivo venne devastata dalle truppe napoleoniche e nel corso dell’Ottocento subì la piaga del brigantaggio. Citata nel Catalogus Baronum (1150-1168) con il nome di Castelluccio e chiamata Castelluccio di Sora a partire dal 1862, assunse l’attuale denominazione dal 1878; quest’ultima deriva dalla fusione di “castello” con l’idronimo “Liri”. Il tragico terremoto del 1915 e i bombardamenti della seconda guerra mondiale hanno lasciato sopravvivere poche testimonianze del suo passato: si possono ammirare soltanto le rovine di una villa rustica romana e i resti della cerchia di mura difensive, costruita nel Medioevo e comprendente un tempo anche torri e porte. Nella chiesa parrocchiale dedicata a S. M. Sàlome, vi è custodita una croce del 1600, che appartenne al Cardinale Baronio. Nel 1873, Castelluccio di Sora, cosi si chiamava in quel tempo, contava 1640 abitanti, un ospedale ed una banca agraria. Con R.D. del 1878 fu autorizzato a chiamarsi Castelliri. Distrutta dal terremoto del 1915 è stata ricostruita ed oggi ha un fiorente area industriale.

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