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Castro dei Volsci : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diFrosinone.

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Comune di Castro dei Volsci

Castro dei Volsci : informazioni turistiche

La città fu capitale del ducato di Castro e Ronciglione creato nel 1537 da papa Paolo III per il figlio Pier Luigi Farnese, e venne distrutta al termine della "guerra di Castro" da Innocenzo X nel 1649 dopo un assedio di tre mesi. Nel territorio comunale si trova la Riserva naturale della Selva del Lamone, nel cuore della maremma laziale lungo il confine con la Toscana, con colline che iniziano a salire verso il massiccio dell'Amiata. La riserva copre oltre duemila ettari su un tavolato di lave del vulcano Vulsinio ed è composto da boschi fittissimi e spesso impenetrabili e resti degli antichi fenomeni vulcanici. Si è chiamata semplicemente Castro fino al 1872; la specificazione si riferisce all’antico popolo che abitava questi luoghi.Sulla cima di Montenero vi sono i ì resti di una fortissima Rocca, che guardava e difendeva l'antico "Castrimonium", nel periodo medioevale "Castrum in Campanea", oggi Castro dei Volsci. Proprio i Volsci infatti sembra fossero gli autori delle mura megalitiche. Nel 542 i monaci di Montecassino vi costruirono un modesto oratorio, S. Nicola, intorno al quale, sul pendìo meridionale del colle, sorse pian piano il centro abitato. In questa chiesa ancor oggi si conservano rilevanti affreschi del sec. XII. Le sue origini sfumano nella remota antichità, come attestano le mura megalitiche costruite con molta probabilità dai volsci. All’epoca delle invasioni barbariche, grazie alla sua posizione elevata offrì alle popolazioni delle valli circostanti un sicuro rifugio.
Entrata ben presto a far parte dello Stato della Chiesa, per la sua funzione strategica venne devastata dalle truppe dell’imperatore Federico I Barbarossa (1165) e di Ruggero dell’Aquila (1216). Incendiata dal Barbarossa, Castro divenne poi feudo dei Colonna, dei Borgia, dei Carafa. Nel cuore della Ciociaria, con un panorama incantevole e suggestivo, questo paese mantiene l'aspetto di un borgo medioevale con archi, torri e muri di nudo sasso. Nel centro cittadino si può ammirare la superba Fontana Grande, opera monumentale del secolo scorso, mentre sulla torre civica è notevole l'orologio a scatti pendolari. Nel 1412 fu assegnata alla famiglia Colonna, che la tenne, a eccezione di un breve periodo (1541-1548), fino all’abolizione dei feudi.
Il centro storico ha conservato una suggestiva impronta medievale, con i suoi stretti vicoli, gli archi tra le abitazioni e i pregevoli portali in pietra. Numerose e interessanti sono le chiese locali, tra cui spiccano quella di Sant’Oliva, arricchita da numerose tele e ornamenti barocchi, la parrocchiale di San Nicola, contenente pregevoli affreschi, la chiesa di Santa Maria, con un bel campanile romanico, e la medievale chiesa di San Tamaro. Completano il panorama storico-architettonico il monumento marmoreo alla mamma Ciociaria (1964), dedicato al sacrificio delle madri in tempo di guerra, e la zona archeologica in località Casale.

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