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Collepardo : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diFrosinone.

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Comune di Collepardo

Collepardo : informazioni turistiche

Il borgo di Collepardo si stende su uno sperone dei monti Ernici in un territorio ricco di grotte e cavità carsiche, al centro di una zona un tempo sede di attività estrattive per la presenza di gesso alabastro, caolino ferro e asfalto.
Centro collinare, fondato nel Medioevo in un sito popolato fin dalla remota antichità; la sua economia è basata sulle attività industriali, sul terziario e, in misura molto minore, sul settore primario.
Oggi è località di villeggiatura che conserva resti di mura medievali con torri quadrate e cilindrici torrioni.
Di particolare interesse, vicino a Collepardo, si segnala, un km a nord, il pozzo Santullo o d'Antullo, una depressione, ampia m 140 e profonda m 60, formatasi per sprofondamento della volta di una caverna.
Sul fondo cresce la vegetazione.
A 2 km si trova la grotta di Collepardo o dei Bambocci, dai vasti ambienti ricchi di stalattiti e stalagmiti.
La certosa di Trisulti sorge in posizione panoramica a m 825, tra la valle del Rio e quella del Fiume.
Risale all'inizio dell'XIII secolo e fu costruito sui resti di un più antico monastero benedettino.
All'interno si trova , a metà della rampa d'accesso a sinistra, la farmacia della metà del XVIII con mobili settecenteschi e una raccolta di suppellettili.
Sul fondo, nel piazzale dove sorge la chiesa, il palazzo di Innocenzo III del XIII secolo che ospita la biblioteca del monastero, fronteggia la chiesa di S.Bartolomeo, risalente al primo '200 e rimaneggiata in età barocca: ha una semplice facciata a due ordini e interno a navata unica, divisa a metà da un muro simile a un'iconostasi, che conserva sotto le decorazioni barocche, la struttura gotica.
Situata nel cuore dei Monti Ernici, Collepardo è un grazioso borgo medievale: un fitto reticolo di viuzze e piazzette, che offre pittoreschi scorci di paesaggio.
Il territorio carsico di Collepardo è luogo di singolari fenomeni geologici, che hanno lasciato tracce di eccezionale interesse naturalistico.
Collepardo ospita sul suo territorio uno dei Monasteri più belli dell'Italia centrale: la Certosa di Trisulti, edificata nel 1204 per volere di Papa Innocenzo III.
Dal 1947 essa non ospita più i Certosini ma i Cistercensi, che accolgono cordialmente i visitatori tra chiostri silenziosi ed antichi laboratori di farmacia ed erboristeria.
A un chilometro dal paese si trova il Pozzo d’Antullo, una grandissima depressione carsica formatasi dopo la caduta della gigantesca volta di una caverna.
Il pozzo è largo circa 300 metri e profondo 80, ed è a forma di campana; il fondo è coperto da una fitta vegetazione, irrigata da acque sorgive.
Le pareti laterali presentano una variopinta gamma di colori e si possono osservare stalattiti.
Venne fondata nel VI secolo d.C. per accogliere i sopravvissuti alle incursioni dei goti, in gran parte provenienti dalla vicina Alatri; nel IX secolo, con la costruzione di mura difensive e torri di avvistamento, assunse l’aspetto di un grande fortilizio e fu in grado di contrastare gli attacchi dei saraceni.
Per tutto il Medioevo Collepardo dovette subire le mire espansionistiche di Alatri che riuscì, nel 1241, a porre sotto la propria influenza il piccolo centro ernico. Insofferenti al giogo alatrense, i collepardesi passarono in seguito sotto la signoria feudale dei Colonna: il feudo era di esigue proporzioni ma l’economia, fondata sull’allevamento brado dei suini, relativamente prospera.

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