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Comune di Ferentino
Ferentino : informazioni turistiche
La cittadina, industriale e agricola, è alta su un colle che domina il corso del fiume Sacco, nel cuore della Ciociaria.
Centro di origine volsca, fu conquistato dagli ernici, cui deve la costruzione della cinta muraria dell'acropoli (sec. VII-VI), e più tardi (fine del II e inizi del I secolo a.C.) dai romani.
In epoca imperiale divenne un pacifico e piacevole centro di villeggiatura, con ville e un teatro, tanto che il poeta Orazio scrisse:"Se ami la tranquillità, io ti consiglierei di andare a Ferentino...".
Nel medioevo raggiunse la massima prosperità: fu infatti sede del legato pontificio che la governò e, fino alla metà del XVI secolo, capitale politico-amministrativa del Lazio meridionale.
Oggi Ferentino è frequentata località termale: le terme Pompeo, a sud-est dell'abitato verso Frosinone, captano acque bicarbonato-alcaline sulfuree fredde, utili alla cura delle affezioni cutanee, delle malattie ginecologiche, dell'apparato respiratorio e delle artropatie.
L'Acropoli occupa la sommità del colle ed è sostenuta da mura preromane (vi si aprono 12 porte9, in parte rifatte al tempo di Silla.
Sulla platea, dalla quale si gode una notevole vista, si erge il Duomo di origine romanica (XI secolo), che ha avuto nel '600 importanti trasformazioni, seguite da interventi incongrui nel primo '900. L'interno mostra un pavimento comatesco (risalente al 1116 nel presbiterio e al 1203 nelle navate) e, sull'altare maggiore, un ciborio del XIII secolo; un altro ciborio, del IX, è custodito in sagrestia.
Alle spalle del Duomo è il Palazzo vescovile, eretto nel XII-XIII secolo su resti romani e modificato nel '700; nel cortile dell'Episcopio si vedono il campanile, a bifore e trifore, e le absidi del Duomo, impostate sulle sostruzioni di un tempio pagano.
Il mercato romano, di età repubblicana, era nelle sostruzioni dell'acropoli. Era uno spazio aperto con volta a botte, dove cinque arcate indicano la presenza di altrettante botteghe.
Nei pressi, al n.275 di via Consolare, è il medievale palazzo di Innocenzo III; poco oltre è il palazzo dei Cavalieri Gaudenti, duecentesco con portico ogivale e bifore.
Da visitare è anche la chiesa di S.Maria Maggiore, iniziata nel 1150, di notevole interesse architettonico per le forme gotico-cistercnsi, l'eleganza delle tre navate, il transetto rialzato e il piccolo tiburio ottagonale sulla crociera. La facciata mostra un ampio portale centrale del primo '200, realizzato con materiale di spoglio, e un rosone sormontato da un'edicola.
Al Basso Medioevo risale il Monastero di Sant'Antonio Abate fondato da Celestino V, che ospitò le sue spoglie prima che fossero traslate nella vicina chiesa di S. Agata, dalla quale poi furono trafugate verso l’abbazia di Collemaggio.
A Ferentino resta tuttavia il cuore di Celestino, custodito presso il monastero delle suore Clarisse: in onore del Santo, compatrono della città, si celebra ogni anno il tradizionale palio, o giostra dell’anello.
Dal 1198 al 1557, Ferentino fu il capoluogo delle provincie di Campagna e Marittima (ovvero il Lazio meridionale) grazie a papa Innocenzo III che ne fece sua sede privilegiata.
Dal punto di vista storico, le origini di Ferentino sono antichissime e avvolte nel mito; la leggenda ne attribuisce la fondazione al dio Saturno che, scacciato dall’Olimpo, si insediò in questo territorio fertile, fondando altre città e diffondendo le arti e le tecniche.
L’etimologia stessa del nome Ferentinum fornisce una idea quanto mai precisa riguardo la fertilità del luogo e l’ingegnosità delle gente che lo abitava.
Ferentino fu fondata nel Medioevo in un sito frequentato probabilmente dagli ernici e dai romani, rivestì ben presto una grande importanza strategica per la difesa dell’intero territorio ciociaro, essendo situata su un colle alto e isolato dal quale poteva facilmente avvistare e segnalare le azioni di eventuali nemici. Fu quasi sempre sottoposta alla diretta sovranità della Chiesa, che nei secoli XI e XII la utilizzò anche come prigione di stato: tra gli altri vi furono rinchiusi l’antipapa Gregorio VIII (1125) e papa Celestino V, il quale, dopo aver rinunciato al pontificato il 13 dicembre 1294, venne qui incarcerato dal suo successore Bonifacio VIII e qui morì due anni dopo.
Ferentino ha sempre goduto di una posizione geografica eccezionale, sulla sommità di un colle che domina l’ampia vallata del fiume Sacco, crocevia di importanti vie di comunicazione sia nella direttrice Nord-Sud (dal Lazio alla Campania) che Est-Ovest (dal Tirreno all’Adriatico) . Per questo motivo è sempre stata al centro dei più importanti fatti della storia, dai tempi antichissimi sino ai nostri giorni: di qui sono passati i grandi eserciti della storia e qui hanno soggiornato molti Papi.
Fra il VI e il IV secolo a.C. Ernici, Volsci e Romani combatterono aspre battaglie per il suo possesso. Roma trovò in Ferentino dapprima una fiera avversaria e in seguito una fedele alleata, dandole anche illustri personaggi, primo fra tutti Aulo Irzio, luogotenente di Giulio Cesare, conquistatore e governatore della Gallia, console romano e scrittore e poi diverse figure di imperatrici. Proprio al suddetto periodo, è da ascriversi l’edificazione delle possenti mura di cinta megalitiche, onore e vanto della città, che tanto stupore ed ammirazione suscitano ancor oggi per le dimensioni incredibili dei massi, la tecnica sopraffina di costruzione e l’armonia delle forme.
Celeberrima in tal senso è la descrizione che ne fece Marianna Candidi Dionigi nella sua famosa opera “Viaggi in alcune città de Lazio che diconsi fondate da dio Saturno” pubblicata nel 1809 e corredata anche da piantine ed illustrazioni pittoriche.
Risalgono al periodo romano il Mercato Coperto, l'Anfiteatro, il Testamento di Aulo Quintilio Prisco, le tracce delle antiche terme, i resti dell’acquedotto e del basolato stradale della via Latina. Ed anche nel periodo medievale Ferentino fu protagonista. Subito evangelizzata (pare già ad opera di Ferentino fu uno dei primi liberi comuni italiani, dotato già a partire dal XII di un suo proprio statuto.
Negli anni successivi Ferentino conobbe i fasti dell’Umanesimo, di cui ebbe illustre protagonista Martino Filetico, l’assedio e la distruzione da parte delle truppe spagnole guidate dal duca d’Alba (1556), le lotte fra Sanfedisti e Giacobini (1798-1802), il passaggio di Garibaldi, e, da ultimo, le vicende della seconda guerra mondiale.
Nel 1944 l’anno fu oggetto di pesanti bombardamenti e fu anche centro di accoglienza per gli sfollati dal fronte di Cassino e per le cui sofferenze la città è stata decorata con Medaglia d’Oro al Valor Civile .
Nel corso degli anni ’60 e ’70 il suo territorio è stato oggetto di una grande industrializzazione che ha convertito l’economia del luogo precedentemente fondata sull’agricoltura e sull’artigianato; negli ultimi due decenni è stata attuata anche una trasformazione urbanistica che ha visto l’edificazione di nuovi quartieri.
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