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Comune di Guarcino
Guarcino : informazioni turistiche
Comune montano di antica origine; trae sostentamento dal turismo e, in misura minore, dalle attività rurali e dal comparto industriale della lavorazione delle carni.
Il toponimo deriva dalla parola latina QUERCINUS, ‘di quercia’.
Il patrimonio storico-architettonico locale annovera la chiesa di Sant’Angelo, rimaneggiata nel Settecento, con un caratteristico campanile a vela, unico in tutta la regione, e, all’interno, pregevoli affreschi trecenteschi.
Interessanti sono anche il palazzo appartenuto alla famiglia Patrasso, imparentata con papa Bonifacio VIII, e, fuori dell’abitato, il monastero di San Luca e l’eremo di Sant’Agnello, che subirono vari rifacimenti per ospitare comunità di monaci e monache.
Nel territorio comunale si trovano anche numerosi resti di epoca romana, comprendenti le rovine di un acquedotto, di ville rustiche e di un tempio; quasi al confine con il comune di Trevi nel Lazio, inoltre, si erge un imponente quanto misterioso arco, formato da grandi massi quadrilateri.
Abitata originariamente dagli ernici, fu soggetta in epoca romana alla giurisdizione di Alatri, il cui censore, Betilieno Varo, fece realizzare un importante acquedotto che, dalle sorgenti di Troval, situate a monte dell’odierno abitato, portava acqua ai vicini insediamenti.
Alla caduta dell’impero romano subì le invasioni dei longobardi (VIII secolo), dei saraceni (IX secolo) e degli ungari (916); entrata ben presto a far parte dei possedimenti pontifici, ma dotata di una certa autonomia, fu soggetta alle mire espansionistiche di Alatri, che nel 1240 l’attaccò senza tuttavia riuscire a sottometterla.
Fu quindi sottratta alla diretta sovranità dei pontefici per brevi periodi, in cui venne concessa in feudo: tra le illustri famiglie che la governarono figurano i Conti e i Colonna.
Per tutto il Medioevo Guarcino fu un libero comune direttamente soggetto ai papi, salvo brevi parentesi feudali.
La potente città di Alatri riuscì a controllare il centro con una violenta politica di oppressione: nel 1240 milizie alatrine distrussero circa 300 case non riuscendo però a fiaccare la volontà di autonomia dei guarcinati.
Guarcino, a causa della sua popolazione lungo la via Sublacense, fu esposto, a volte, a gravi pericoli, come accadde, ad esempio, col passaggio di Arrigo IV e delle sue truppe nel 1186. In quella occasione ci fu un duello fra un soldato germanico ed uno latino, vinto da quest’ultimo. La stessa strada favorì, durante il Medioevo e l’Età moderna, lo sviluppo delle attività artigianali, base e premessa per la fioritura dell’abitato e delle sue famiglie, bene inserite negli ambienti ecclesiastici romani.
Lo sfruttamento dei corsi d’acqua consentì di intraprendere diverse iniziative economiche: cartiere, mulini e, più recentemente, l’imbottigliamento dell’acqua da tavola e l’industria idroelettrica. Ma anche altre imprese erano attive nel piccolo borgo: terrecotte ed utensileria domestica, lavorazione della pelle prodotta dai numerosi armenti del territorio, tessitura della lana, tornitura ed intaglio del legno.
Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie, prodotti tipici nel comune diGuarcino
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