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Monte San Giovanni Campano : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diFrosinone.

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Comune di Monte San Giovanni Campano

Monte San Giovanni Campano : informazioni turistiche

Il comune di Monte San Giovanni Campano occupa un ampio territorio al centro dell’attuale provincia di Frosinone. Il centro storico è posto sopra un’alta collina e la zona è densamente popolata.
Da visitare sono: Castello, Torre dell'orologio, Palazzetto rinascimentale, Collegiata di S. Maria.
Il centro storico di Monte San Giovanni Campano conserva angoli suggestivi, che riecheggiano secoli di civiltà, di distruzioni e di ricostruzioni.
Il Palazzetto Rinascimentale, con il suo portale squadrato, rappresenta il cuore della cittadella, elegantemente decorato in stile cinquecentesco.Centro a 420 m slm. nella media valle del Liri.
Caratteristico il borgo medioevale, nella parte alta della cittadina, con le fortificazioni e i torrioni posti a difesa dell’antico casato dei Conti d’Aquino.
Il castello ducale, realizzato intorno al XI e XIII sec. e ancora oggi ben conservato è visitabile.
Da segnalare la cappella di San Tommaso d’Aquino indicata dalla tradizione come cella di detenzione del Santo, fatto rinchiudere dalla famiglia nel tentativo di dissuaderlo dal farsi frate. Il nome del comune ha origine da una chiesa dedicata a San Giovanni a cui venne aggiunto, nel Mille, l’appellativo di Campano per indicare che il paese era nella provincia pontificia di Campagna.
Sull’origine del paese diverse sono le ipotesi ma nessuna è stata confermata dalla ricerca storica: l’insediamento può essere nato nell’antichità da popolazioni sannitiche o da profughi della vicina Cereate Marianae, oggi Casamari, oppure nel Medioevo quando popolazioni rurali si concentrarono sul vertice del colle, fortificato successivamente da alcuni feudatari. Nella zona ci sono comunque resti archeologici. I sostenitori dell’origine medioevale partono dalla fondazione di un monastero attribuito a San Benedetto e parlano di una distruzione risalente alle invasioni longobarde. Appartenne inizialmente alla diocesi di Veroli e in seguito fu data in feudo da Roberto il Guiscardo alla famiglia D'Aquino; le imponenti fortificazioni di cui fu dotata le permisero di resistere agli attacchi di Guglielmo I il Malo, di Federico I Barbarossa e di Enrico VI (1186).
Il castello è stato per due anni, dal 1243 al 1245, il luogo di prigionia di San Tommaso d'Aquino, osteggiato dalla famiglia nel desiderio di intraprendere la carriera ecclesiastica.
Nel 1422 tornò a far parte dei possedimenti della Chiesa, passando poi agli Aragonesi; nel 1495, durante la discesa in Italia di Carlo VIII alla conquista del regno di Napoli, fu distrutta dalle truppe angioine ma successivamente venne ricostruita e divenne feudo della famiglia D'Avalos D'Aquino. Seguì in seguito le sorti dello Stato Pontificio fino all'unità d'Italia.
Denominata Castelforte e poi Mons Sancti Joannis in epoca medievale, ha assunto la specificazione di “Campano” nel 1872, rievocando che era già appartenuta alla ex provincia di “Campagna” dello Stato della Chiesa e distinguendola, così, dalla sua omonima presso Rieti (al cui toponimo fù aggiunto “in Sabina”).

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Monte San Giovanni Campano (Comune)  - 

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