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Comune di Pescosolido
Pescosolido : informazioni turistiche
Piccolo borgo a 630 m slm.
Il suo nome deriva da Pesclum Sodolum (roccia solida), infatti il vecchio paese, distrutto completamente dal terremoto del 1915, era costruito su dura roccia.
Il toponimo è composto da “pesco”, un termine con il quale si indicano sia rupi a strapiombo sia elevazioni collinari, e da “solido”, nel significato di ‘duro'.
Più volte colpita dai terremoti (1349, 1654 e 1775) e completamente distrutta da quello del gennaio 1915, fu ricostruita fuori dell'antica cerchia muraria; sullo sperone roccioso sul quale era prima arroccata rimangono solo alcuni ruderi.
Caratteristico per il paesaggio ed il panorama circostante, merita un cenno particolare lo scenario impervio e selvaggio offerto dal torrente Lacerno e dal canyon che si sviluppa lungo il suo percorso, ottimo per escursionisti esperti e amanti della montagna.
L'origine del toponimo in questo caso è molto chiara: deriva dalla gigantesca rocca, chiamata nella zona “peschio” (il nome dato alle pietre) che caratterizza il panorama e su cui è insediato il paese: il me sarebbe stato attribuito dai mona cassinesi.
L’origine del paese si fa risalire al IX secolo anche se al confine con Campoli Appennino e nel territorio comunale sono stati trovati diversi resti archeologici d’età romana.
La prima menzione è del 1159 quando ne era signore un certo Simone. Per tutto il Medioevo non si contano i passaggi di signoria, per più seguendo le vicende della vicina Sora.
Pescosolido fu più volte coinvolto in conflitti per le numerose guerre feudali e lotte fra papato ed impero: nel 1229 venne distrutta dalle truppe imperiali di Federico II di Svevia per essersi schierata dalla parte del Papato.
In seguito fu governata da varie famiglie illustri, tra le quali i D'Avalos (XV secolo), i Della Rovere (1529), i Ludovisi (1580) e i Boncompagni, che la tennero fino al 1796.
Durante l'Ottocento subì la piaga del brigantaggio.
Il patrimonio storico architettonico comprende comunque interessanti monumenti, come la chiesa dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, più volte ricostruita, e le chiese della Madonna della Neve e di San Pantaleone, contenenti entrambe pregevoli affreschi.