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Comune di Piedimonte San Germano
Piedimonte San Germano : informazioni turistiche
Piedimonte San Germano deve il nome alla sua posizione ai piedi del Monte Cairo, nelle vicinanze dell'antica San Germano, oggi Cassino, e la sua notorietà soprattutto allo stabilimento della FIAT, che ha dato grande impulso all'economia del posto.
Pesmons fu il nome di Piedimonte quando era una città romana, Oppidum Pesmons, oppure Oppidum Pedemontis, per tutto il medio evo. Pesmon deriva da pes e mons, che significa “piede” e “monte”, cioè città ai piedi del monte nel caso in questione del Monte Cairo.
Il nome antico di questo centro era Pesmons perché eretto su un piccolo rialzo ai piedi del monte Cairo; il toponimo venne mutato in Piedimonte a cui, dopo l’unificazione nazionale, si aggiunse l’attributo desunto dall’allora nome di Cassino.
Nel territorio si sono trovati importanti tracce di fauna fossile e di insediamenti di epoche diverse.
Nelle zone montane e collinari vi sono segni dell’esistenza di antichi gruppi umani risalenti all’Età del bronzo e del ferro, mentre in diverse aree si notano resti di abitati romani, medioevali e più recenti. Un insediamento del Neolitico era presente lungo il fosso Sant’Amasio, ove si trovano pure reperti del l’Età del ferro.
Un altro abitato, forse volsco o sannita, è stato rinvenuto alle grotte Chiarite, oggi scomparse.
La zona di Piedimonte in epoca romana fu utilizzata sia per il pascolo montano sia nelle aree bonificate e pianeggianti verso Aquino per ricche aziende agricole.
Fu fondata attorno all'anno mille ma interessanti reperti archeologici, risalenti addirittura alle età del bronzo e del ferro, testimoniano l'esistenza di insediamenti umani in epoca molto remota. Appartenne inizialmente ai feudi dei conti D'Aquino e nel 1060 passò all'abbazia di Montecassino, seguendone le sorti per tutto il Medioevo; solo nel Quattrocento entrò a far parte del regno di Napoli, pur continuando a essere sottoposto alla giurisdizione cassinate fino all'inizio dell'Ottocento. Appartenuta all'Abbazia di Montecassino, nel 1140 fu occupata per un periodo dagli uomini di Ruggero II di Sicilia, tornando però ben presto tra i domini del Monastero.
Durante il Secondo Conflitto Mondiale, la città fu rasa completamente al suolo e pertanto sono ormai scomparse quasi del tutto le testimonianze del passato. Tuttavia, numerosi reperti archeologici, prevalentemente epigrafici, sono stati rinvenuti sul suo territorio.
Durante il Secondo Conflitto Mondiale, la città fu rasa completamente al suolo e I bombardamenti hanno spazzato via gran parte delle vestigia del passato: nell'ambito del moderno patrimonio storico-architettonico spiccano la chiesa di Santa Maria Assunta, costruita nel 1966, e, fuori dell'abitato, la chiesetta di Sant'Amasio, molto antica.
Tra i luoghi di culto, ricordiamo: la parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo (XV sec.), la chiesa di San Nicola, con un ampio piazzale antistante la facciata d'ingresso e la chiesa di Sant'Amasio, il santo che nel 337, per predicare il vangelo di Cristo, fece sosta nel centro, ove operò alcuni miracoli, onde gli abitanti, dopo la sua santificazione lo proclamarono loro patrono con festa il 23 gennaio.
Tra le tradizioni religiose locali ricordiamo il pellegrinaggio a piedi fino al santuario della Madonna di Canneto a Settefrati, una delle manifestazioni religiose sicuramente più suggestive della Ciociaria.
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Piedimonte San Germano (Comune) -
La taverna di Cupido Ristorante (Ristoranti) -