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Pofi : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diFrosinone.

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Comune di Pofi

Pofi : informazioni turistiche

Sulle fertili colline della valle del fiume Sacco si trova Pofi, caratteristico borgo medioevale arroccato su di un colle di origine vulcanica, con torri e mura perimetrali, a cui si accede tramite due porte dette del Melangolo e dell'Ulivo.
Il toponimo, citato nelle RATIONES DECIMARUM del Lazio (1328-1329), è di oscura origine: potrebbe riferirsi a un personale latino derivato dal germanico BOFFO.
Il territorio di Pofi è frequentato dall’uomo da circa 400.000 anni: sono state in fatti scoperte abbondanti tracce umane dal Paleolitico all’Età dei metalli in diverse zone come la cava Pompi, il fosso Moringo, la fontana del Cerro, ove sono stati trovati una tibia umana ed un’ulna, di versi strumenti sia di pietra che di metallo e ossa fossili di animali cacciati dagli uomini preistorici.
In epoca protostorica, il territorio fu abitato da tribù volsche che ci hanno lasciato tracce poco significative.
In epoca romana la zona diventò importante perché situata nell’ambito di Fregellae, la colonia romana fondata in funzione antisannita e distrutta dagli stessi romani nel 125 a.C.
Si è sviluppata nel X secolo intorno a una fortificazione che controllava la via Latina (l’odierna Casilina); nel territorio comunale, tuttavia, sono state rinvenute interessantissime tracce di insediamenti umani di remota origine: resti fossili di uomini e animali e rovine di insediamenti volsci e romani.
Dopo essere appartenuta nell’XI secolo alla diocesi di Veroli, passò sotto la giurisdizione dei signori di Ripi e poi sotto il controllo diretto della Santa Sede.
Alla fine del XIII secolo fu assegnata ai Caetani, che vi costruirono nuovi edifici abbellendo quelli già esistenti; a costoro subentrarono nel 1459 i Colonna, che man mano riuscirono a strappare ai Caetani tutti i loro domini, governandoli fino al 1816.
Da visitare il Castello Colonnese ben conservato e le chiese di S.Antonino Martire, in stile romanico (XI sec.), S. Maria, a croce greca e S. Pietro.
Interessante la presenza di un museo della preistoria che espone numerosi reperti provenienti da ritrovamenti effettuati nei dintorni, e dove sono conservati i resti dell' "Uomo di Pofi" (Homo erectus) risalenti a circa 800 mila anni fa.
Segnaliamo inoltre, la produzione di fiori, che ormai in modo consistente ed affermato vede Pofi eccellere in tutto il basso Lazio, tanto che nel mese di aprile (ultimo fine settimana) si tiene un’importante mostra mercato dedicata ai fiori.
Il centro storico è dominato da un grande castello, munito di una propria cinta muraria, con porte e torri, e articolato in vari edifici: si possono distinguere l’antica corte, la grande torre in stile romanico, su cui campeggia un orologio, e il palazzo baronale, costruito dai Colonna nel Seicento e più volte ristrutturato.
Antiche chiese, inoltre, impreziosiscono l’abitato: la chiesa di Santa Maria Maggiore, costruita nel Medioevo e rimaneggiata nel XVII secolo in stile barocco, la chiesa di Sant’Andrea e la piccola chiesa dedicata a Sant’Antonino, in stile romanico, costruita nell’XI secolo nel luogo in cui il Santo fece miracolosamente sgorgare una sorgente.

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