Torna su

Ripi : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diFrosinone.

Comuni

Comune di Ripi

Ripi : informazioni turistiche

Caratteristico centro di aspetto medievale a 300 m. slm, arroccato su di un colle conserva tutti i tratti tipici di un centro medievale.
Ripi si adagia tranquilla e riposante a godersi il panorama dei monti Ernici e Lepini. Il paese infatti è posto su un colle tra vigne e oliveti.
Esso trae la propria origine da un'antica e piccola città esistente fin dai tempi romani, come i vari reperti archeologici rinvenuti e in buona parte ancora disseminati nella contrada di S. Silvestro, attestano.
L’origine del toponimo è incerta: potrebbe derivare dalla riva (“ripa”) del torrente Meringo, che scorre in pianura e da cui, quindi, il castello di Ripi era poco distante.
Il paese, circondato da oliveti e vigneti fa dell'agricoltura il fulcro dell'economia locale, anche se nel territorio si trovano alcuni pozzi di petrolio, un caso piuttosto singolare per l'Italia centrale. Al centro del paese è la chiesa arcipretale di S. Salvatore, sorta nel 1743 al posto di quella intitolata a Santa Maria, contigua al campanile dove oggi è il municipio. Oltre porta Sant’Angelo (o “del Boia”) è la chiesa di S. Rocco (anticamente, di Sant’Angelo).
Della cerchia delle sue mura sono visibili ancora alcuni tratti.
Le sue fertili terre, nel corso dei secoli, passarano poi di mano in mano attraverso numerose famiglie feudali (i conti di Ceccano, i Borgia, i Colonna) sempre con l'avallo interessato della Chiesa.
Le sue origini risalgono all'età romana come testimoniano i resti archeologici ritrovati nella contrada di S. Silvestro.
Le prime notizie storiche risalgono alla prima metà dell’ottavo secolo: nel Sinodo Romano celebrato da papa Zaccaria (santo), il cui pontificato durò dal 741 al 752, si registra la presenza del vescovo di Veroli, Martino, la cui diocesi comprendeva diversi castelli, fra i quali anche quello di Ripi. Era l’anno 743. Numerose e gravi traversie la colpirono nei secoli.
Nella “Historia Verularum”del monsignor Vittorio Giavardi, al foglio 1.092 del volume IV manoscritto è documentato che il “Castrum Ripae” fu incendiato nell’anno 1129. Subì la stessa sorte nell’anno 1165 per mano dei normanni di Guglielmo I re di Sicilia.
Il paese arse anche nell’anno 1170; nel 1198 fu saccheggiato per tre settimane dalle truppe di Diopoldo, capitano tedesco.
Nelle bolle di Urbano II (1098), di Onorio II (1125), di Pasquale II e di Anastasio IV si confermavano al vescovo di Veroli anche i beni del Monastero di S. Silvestro.
Nel 1330, il 20 dicembre, il castello di Ripi fu venduto da Francesco “de Conastabulo” a Gagliardo Gramato; nel 1331, il 7 aprile, il rettore e l’università del castello di Ripi stabilirono d’accordo lo statuto. Appartenne: per buona parte del XIV sec. ai Caetani, dal 1410 ai Colonna, per tornare nel 1460 ai Caetani di Fondi e, infine, ai Colonna (1523), che la conservarono fino al 6 luglio 1816, tranne brevi periodi di confisca da parte dei papi.
Alla fine del Settecento fu coinvolta dagli eventi seguiti all’invasione francese. Partecipò, infine, al Risorgimento.

Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie, prodotti tipici nel comune diRipi

Ristoranti nel Comune di Ripi Tot: (1)  - 

Hotel, Agriturismi, Bed and Breakfast, Ristoranti, Pizzerie nel comune di Ripi

Ripi (Comune)  -  La Taverna Degli Ulivi (Ristoranti)  - 

Lingua

Italian English French German Holland Russian

Ricerca

Menu a scomparsa

Da Visitare

Cerca