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Santopadre : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diFrosinone.

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Comune di Santopadre

Santopadre : informazioni turistiche

Santopadre si estende su un territorio di 21,48 kmq. e si trova a 743 metri sul livello del mare. È fornito di molte piccole sorgenti d’acqua limpida, leggera e fresca. Si chiamava anticamente Fiorolo o Forolo, derivante sia dai fiori, onde il luogo fosse smaltato, sia diminutivo si Forum, quasi a luogo di piccolo mercato; sia anche correttamente da Foris, come sorto fuori o poco lungi da un più antico abitato detto Castro, che deve essere esistito al di là della prossima collina Favona. L' attuale denominazione deriva dalla devozione a S. Folco, che visse e morì in un eremo vicino al paese.
La principale ed assorbente coltivazione è quella del granturco e del frumento: si framezzano al primo, fagioli e ceci; al secondo lenticchie. È spontanea e sparsa in tutto il territorio la quercia, vi è qualche faggio, cerro e carpine e nei confini meridionali, anche l’alce.
Nel passato secolo, gli olivi qui erano poco coltivati, a motivo della Feudalità, per la quale il Duca prendendo il terzo dei prodotti, la coltura degli olivi non tornava conto.
È citata nelle fonti documentali, con il nome di CASTRUM FOROLI, a partire dal 1018 d.C.; tuttavia, il ritrovamento di reperti di epoca romana testimonia che già in precedenza esistevano insediamenti umani. Dopo aver fatto parte per lungo tempo dei possedimenti dell'abbazia di Montecassino, a partire dal XIII secolo divenne feudo dei conti D'Aquino, ai quali subentrarono altre illustri famiglie, come i Caetani, i Cantelmo, i Della Rovere e i D'Avalos.
Nel 1683 il ducato di Sora, nel quale era inclusa, venne acquistato dalla famiglia Boncompagni, che lo tenne fino al 1796.
È citata nelle fonti documentali, con il nome di CASTRUM FOROLI, a partire dal 1018 d.C.; tuttavia, il ritrovamento di reperti di epoca romana testimonia che già in precedenza esistevano insediamenti umani. Dopo aver fatto parte per lungo tempo dei possedimenti dell'abbazia di Montecassino, a partire dal XIII secolo divenne feudo dei conti D'Aquino, ai quali subentrarono altre illustri famiglie, come i Caetani, i Cantelmo, i Della Rovere e i D'Avalos. Nel 1683 il ducato di Sora, nel quale era inclusa, venne acquistato dalla famiglia Boncompagni, che lo tenne fino al 1796.
L'abitato, che sorge su di un colle circondato da boschi, vigneti ed uliveti, presenta cospicui reperti d'epoca romana, fra cui i resti della villa "di Giovenale" nei pressi di monte Campeo e di quella di Tito Pomponio Attico, amico e cognato di Cicerone. I resti del suo sistema difensivo testimoniano quanto questo fosse imponente; spesse mura di cinta, i sette torrioni circolari e la torre principale che compare nello stemma civico, ne hanno tramandato nel tempo struttura e validità.
Il centro abitato, che sorge su di un colle sormontato da un' antica torre medioevale, è circondato da boschi, vigneti ed uliveti, nelle Mainarde.
La parrocchia ritiene impressa nel suo suggello l’immagine titolare di S. Folco, in abito pure di pellegrino con le iniziali S.F. La cittadina appartenne agli abati di Montecassino, ai conti d' Aquino e successivamente ai duchi Boncompagni.
L’occupazione massima nel Santopadrese è il lavorare i campi. La chiesa di San Folco (XVI sec.), sebbene presenti una facciata estremamente semplice, può contenere fino a 1400 persone, oltre a possedere un interno ben architettato con bassorilievi, altorilievi e, sull'Altare Maggiore, un magnifico quadro su tela a due facce del "Cavalier D'Arpino". All'interno di un'apposita urna fregiata è conservato il corpo del Santo protettore.

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