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Comune di Strangolagalli
Strangolagalli : informazioni turistiche
Il visitatore che arriva a Strangolagalli è colpito dalla sua forma circolare (“stromm’la” in dialetto locale) e dalla sua posizione collinare: nel Medioevo sicura fortezza per i coloni dediti alla coltivazione delle terre, da sempre favorevole al clima mite che si gode in quasi tutto il periodo dell'anno.
Ben tre sono le ipotesi sull'etimologia del nome. Ne citiamo una. Intorno al 1100 durante l'assedio del Paese, il nemico stabilì di sferrare l'attacco decisivo il mattino dopo "al cantar del gallo"; se non che gli abitanti, avuto sentore della decisione, si dissero che al calar della sera, tutti i galli dovevano essere "strangolati". Questa opinione sembrerebbe trovar credito nello Stemma della Città, dominato da un gallo ed una volpe: a significare che all'astuzia della volpe, si contrappone la vigilanza del gallo.
La cittadina, che conserva ancor oggi una struttura medievale dalle caratteristiche viuzze, basa la sua economia prevalentemente sull'agricoltura e sul commercio.
Per gli amanti della natura da non perdere le sorgenti naturali esistenti lungo i pendii del territorio e che nel caso del torrente Triano-La Piana (detto "Rio d'Argento) danno vita ad uno scenario di cascate naturali tra i boschi.
È menzionata per la prima volta in una fonte documentale del 1097; tuttavia, interessanti ritrovamenti archeologici testimoniano l'antichità della presenza dell'uomo.
Durante il Medioevo seguì le vicende della vicina Monte San Giovanni Campano: inserita inizialmente nei possedimenti della diocesi di Veroli, nel 1183 divenne feudo dei conti D'Aquino, su iniziativa dei quali, nel 1253, venne ricostruita, essendo caduta in rovina.
Nel 1445 passò alla famiglia D'Avalos e all'inizio del Cinquecento entrò a far parte dello Stato Pontificio, di cui seguì le sorti fino all'unità d'Italia.
Dal 1808 al 1815 è stata aggregata al comune di Ripi e nel 1817 fu unita a quello di Ceprano; solo nel 1870 ottenne l'autonomia amministrativa.
Suggestivo il panorama circostante. Ciò che colpisce il visitatore che arriva a Strangolagalli è la sua posizione al centro di un sistema collinare alquanto gradevole.
Le colline circostanti hanno significato per Strangolagalli una difesa naturale sicura: nel Medioevo viene definito "oppidum" (fortezza) per difendere i locali coloni dediti alla coltivazione delle terre circostanti.
Nell'ambito del patrimonio storico-architettonico locale spicca la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, eretta nel Medioevo ma interamente rimaneggiata nel XVIII secolo.
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