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Comune di Vallecorsa
Vallecorsa : informazioni turistiche
In un paesaggio montagnoso, ricoperto da ulivi, sorge Vallecorsa. Centro posto ai confini tra i monti Ausoni e Volsci a 350 m slm. Forse sorge sui ruderi della città volsca di Verrugine, completamente distrutta dall'esercito romano. "Valledecursa", ossia valle percorsa dalle acque o "Valliscurtia", ossia terra di Curzio (Console romano che la restaurò e ne ampliò le mura), sono due tesi sull'origine del nome.
Secondo una delle ipotesi più accreditate la posizione geografica di Vallecorsa è anche l’origine del suo nome: il paese si trova, infatti, sopra un costone lungo una valle di passaggio che mette in comunicazione la valle Latina (la Ciociaria) con la piana di Fondi. Questa posizione ha caratterizzato l’abitato vallecorsano facendone una cerniera fra due realtà economiche e poi politiche. Tre torri e un cuore sono rappresentati nel suo stemma: simbolo di fermezza e cordialità.
Vallecorsa trova la sua origine intorno all’VII –IX sec., in epoca longobarda. Il primo documento (1072) che ne tramanda il nome, Castrum Valis Curse – Valle De Cursa – Valledecursa, è la carta di Littefredo, console della contea di Fondi.
Menzionata per la prima volta in un documento del 1072, rivestì sempre un importante ruolo strategico per la sua posizione lungo la valle che collega la Ciociaria con la piana di Fondi; Con le invasioni germaniche Vallecorsa divenne l’avamposto di confine dello stato del sud, o meglio delle realtà politiche formatesi nell’area di Fondi: signorie che avevano la necessità di controllare le montagne alle loro spalle e il passo di Vallecorsa. Per questo motivo fino al Cinquecento il centro dipese dai domini fondani e fino all’inizio del Novecento, anche dai medesimi vescovi.
Durante il Medioevo fu feudo dei Dell’Aquila, conti di Fondi, e poi dei Caetani del ramo di Fondi; in seguito appartenne per un breve periodo a Rodrigo Borgia, nipote di papa Alessandro VI, e poi ai Colonna, che la tennero fino all’abolizione del regime feudale. Più volte durante il Cinquecento i pontefici la strapparono alla potente famiglia Colonna, nell’ambito delle lotte che opposero quest’ultima alla Chiesa.
Del periodo gotico sono le tre porte che danno accesso all'antico borgo: Porta di Suso (di su), Porta S.Angelo e soprattutto la bella Porta Missoria. La Chiesa abbaziale di S. Angelo, la più antica della Valle, testimonia la religiosità e la particolare devozione della popolazione all'Arcangelo Michele, in onore del quale l'8 maggio si svolge con antico rituale una grande festa e fiera. In essa è conservato il polittico (XVI sec.) di Jacopo Zucchi, allievo del Vasari, commissionato dalla famiglia Colonna che sulla Chiesa esercitava lo jus padronale.
All’interno della cinta muraria si trovano le sue belle e antiche chiese.
Nel centro storico si trova la casa della Santa Maria De Mattias, fondatrice delle Suore Adoratrici del Preziosissimo Sangue.
Strutture medievali d'interesse architettonico sono: Porta Missoria con gli scaluni, dove muore nel 1412 Isabella Caetani, contessa di Fondi; Porta di Suso e Porta Sant'Angelo; il Borgo con un caratteristico passaggio aereo, il Baglio, iu Bajo, dal latino baiulus, titolo spettante a pubblico ufficiale con funzioni di controllo amministrativo.
Il territorio del Comune di Vallecorsa è caratterizzato dagli infiniti terrazzamenti per la coltivazione dell'ulivo realizzati con muri a secco detti macere e, a valle, dal complesso le Prata, formato da due pozzi e la Chiesa di S. Gaetano, dove le donne si recavano per fare il bucato nei caratteristici lavatoi in pietra, gli scifi, posti attorno ad essi.
Interessanti le chiese di S. Martino (sec. XIV), S. Angelo e S. Antonio. Molto vive nella zone le tradizioni artigianali, sopratutto dei merletti.
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