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Arce : Arte, Storia, Cultura, Prodotti Tipici, Dove dormire, Dove mangiare, Cosa fare nella Provincia diFrosinone.

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Comune di Arce

Arce : informazioni turistiche

Centro di impianto e aspetto medievale dominato da una rocca, comprende nel territorio comunale i resti della romana Fregellae, racchiusi in un parco archeologico. Colonia di diritto latino, fu fondata nel 328 a.C. sul sito di un precedente insediamento dei volsci e venne distrutta dai sanniti pochi anni dopo. Divenuta una delle città più popolose del Lazio meridionale, Fregellae era collegata a Roma dalla via latina e, dopo essere divenuta la patria di centinaia di famiglie sannite in cerca di integrazione, capeggiò una rivolta che aveva per scopo la distribuzione dei terreni anche ai non cittadini romani. Attaccata dall'esercito romano nel 125 a.C., venne distrutta e abbandonata, per venire esplorata a partire dagli anni '80 del Novecento con importanti campagne di scavo.
L'abitato, arroccato su un cocuzzolo e di aspetto tipicamente medievale, con case addossate le une alle altre e stradine strette e ripide, sorge al centro di una zona pianeggiante straordinariamente fertile, segnata dalle anse del fiume Liri e dai suoi affluenti.
Il nome di Arce deriverebbe dalla funzione di arx, ovvero di fortezza, a cui fu adibita in varie epoche. Qualcuno invece ritiene che la città prende il nome dal monte, già denominato Arcanum. Dai reperti archeologici si può dedurre che l'uomo frequentò il territorio di Arce fin da epoche remote ma solo verso l'Età del ferro dette vita a qualche forma di stanziamento. Il popolamento stabile in età storica risale ai volsci, edificatori dell'antica città di Fregellae Volscorum o Arx Volscorum, che ebbe ruolo determinante nella seconda guerra sannitica.
Nel Medioevo subì le invasioni dei goti al seguito di Totila e numerose devastazioni da parte dei saraceni; passò in seguito sotto il dominio di diversi feudatari, fra cui i D'Aquino, i Cantelmo, i Della Rovere e i Boncompagni. Frequenti terremoti l'hanno danneggiata nel corso dei secoli e nel 1657 la sua popolazione fu decimata da una terribile epidemia di peste. Il toponimo, menzionato nelle RATIONES DECIMARUM della Campania (1308-1310), deriva dal latino ARX- ARCIS, ‘parte più elevata della città', ‘cittadella'. L'abitato era cinto nell'antichità da mura poligonali megalitiche che lo rendevano inespugnabile e delle quali rimangono oggi resti particolarmente suggestivi; anche dell'antica FREGELLAE, uno dei maggiori capisaldi difensivi del popolo romano, rimangono notevoli testimonianze storiche, come il santuario di Esculapio, il foro ed il COMITIUM (edificio per l'elezione dei magistrati), portati alla luce da recenti scavi.
Numerose chiese svettano qua e là tra le abitazioni, come quella settecentesca dedicata ai Santi Pietro e Paolo, in stile barocco, quella medievale di Sant'Agostino e quelle intitolate a Sant'Eleuterio, Santa Maria e Sant'Antonio. Il patrimonio storico-architettonico comprende inoltre un'interessante torre saracena e una bella fontana del 1874.

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